
L’impianto dentale è un sostituto della radice di un dente mancante ed ha il ruolo di supporto su cui verrà cementata/avvitata una corona dentale. L’implantologia è una disciplina protesica a componente chirurgica ed è la soluzione più moderna ed efficace per il trattamento dell’edentulia. È una scelta eccellente, dato il tasso di successo più elevato rispetto a quello di altri metodi di trattamento.
Scopriamo nel dettaglio cos’è un impianto! Innanzitutto, i materiali: gli impianti sono realizzati in titanio, un materiale biocompatibile, osteointegrabile che non provoca reazioni avverse nelle strutture biologiche. È un materiale utilizzato con successo da oltre 50 anni in ortopedia e odontoiatria.
Il trattamento in implantologia comprende due fasi: trattamento chirurgico e trattamento protesico.
Il trattamento chirurgico inizia con un check-up da parte di un medico specialista ovvero un esame clinico e radiologico e, in alcuni casi, esami paraclinici.
L’esame radiologico (radiografia panoramica e/o tomografia computerizzata) è necessario per ciascun paziente al fine di determinare sia il tipo di impianto, che la necessità di altre procedure chirurgiche che mirano il volume osseo, in caso di riassorbimento avanzato.
Il vero e proprio trattamento chirurgico consiste nell’inserimento dell’impianto e, se necessario, verrà aggiunto tessuto osseo o gengivale. Questa fase può essere seguita da protesi provvisorie immediate (0-7 giorni) o tardive (per risultati estetici ottimali). In caso di interventi chirurgici laboriosi, possiamo ridurre lo stress chirurgico. Il trattamento protesico consiste nel montare le opere protesiche (corone, ponti) sugli impianti inseriti. È immediata (0-7 giorni) o tardiva (4-6 mesi) e dopo la guarigione definitiva degli impianti verrà effettuata la protesi definitiva. Quando il volume e la densità ossea lo consentono, la protesi provvisoria immediata viene realizzata 0-7 giorni dopo l’inserimento dell’impianto, cementando o avvitando le corone e i ponti provvisori.

La protesi provvisoria immediata migliora l’aspetto rimodellando il tessuto gengivale, essendo utilizzata soprattutto nella zona estetica ovvero le zone visibili. Il trattamento protesico definitivo viene effettuato dopo 4-6 mesi, intervallo di tempo in cui avviene l’integrazione ossea dell’impianto.
Tuttavia, vorremmo chiarire fin dall’inizio che non consideriamo l’impianto come l’unico metodo di trattamento corretto o i ponti dentali come un metodo di trattamento sbagliato. No, sicuramente no! Da oltre 3500 anni i ponti dentali funzionano con vantaggi e svantaggi. Solo che l’impianto dentale rappresenta un’alternativa che elimina gli svantaggi dei ponti.
Quali sono i vantaggi dell’impianto dentale nel trattamento dell’edentulia?
Innanzitutto, la sostituzione di un dente mancante viene eseguita da una singola corona cementata/avvitata sull’impianto, senza sacrificare l’integrità dei denti adiacenti per formare ponti. Poi, da un punto di vista estetico, i denti protesici su impianti sembrano identici ai denti naturali. Uno dei ruoli più importanti degli impianti dentali è quello di fermare il riassorbimento osseo nell’area in cui viene inserito (un’alternativa per mantenere il volume osseo è l’innesto di tessuto osseo). Sostituendo un dente mancante con un impianto dentale, si previene la migrazione dei denti adiacenti o antagonisti.
Quando l’impianto viene utilizzato per stabilizzare le protesi totali mediante impianti (sovraprotesi), la capacità masticatoria viene aumentata, offrendo al paziente un comfort extra. La ricostruzione completa con l’ausilio di denti protesici su impianti di un paziente totalmente edentulo è una realtà palpabile per chi vuole rinunciare alla protesi totale.